Premio Traduzione
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Yvonne 작성일25-02-18 09:59본문
Quindi io invito tutti i traduttori e gli studenti di traduzione a usare questi strumenti quando sono utili, tenendo presente che dopo ci vuole un post editing, quindi ci vuole una cospicua dose di lavoro. Certe volte il post editing è ancora più lungo del lavoro di traduzione e allora, in quel caso, non vale la pena nemmeno di farlo, tanto vale tradurre da zero. Ci può essere l’autore che mette vicine due parole per la prima volta nella storia dell’umanità e allora il traduttore deve fare la stessa cosa perché la memoria di traduzione e Google non lo capiscono e non lo sanno fare. Molti anni fa, siamo ai primissimi anni 2000, Ilide mi invitò a una tavola rotonda al salone del libro sulle scuole di traduzione letteraria, c’era Magda Olivetti, Peter Bush che dirigeva il British Center of LIterary Translation e non ricordo chi altri. È curioso che dopo più di vent’anni due di quelle scuole, noi e il BCLT, gli altri sono scomparsi, continuiamo a lavorare assieme e abbiamo costruito con altri istituti quello che è il progetto più articolato di formazione dei traduttori e traduttrici di letteratura, il progetto Petra-e.
La corporazione dei maestri della traduzione letteraria stabilisce il miglior traduttore dell'anno. Non si occupa solo di parafrasare il testo, sarebbe davvero riduttivo pensarla così. Il traduttore deve entrare nella psicologia e nei pensieri dell’autore per capire veramente il suo stile e rendergli giustizia nel tradurre la sua opera in un’altra lingua. La traduzione letteraria è estremamente delicata ed è probabilmente una delle sfide più grandi per un traduttore.
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Fare esperienza di qualcosa [in questo caso, del linguaggio] significa che qualcosa per noi accade, che ci incontra, ci sopraggiunge, ci sconvolge e trasforma (Heidegger 1973, https://blogs.cornell.edu/advancedrevenuemanagement12/2012/03/28/department-store-industry/comment-page-11280/ 127). Essere esperti conoscitori del corpus delle opere dell'autore che si sta traducendo agevola senza dubbio il traduttore poiché, in questo modo, sarà in grado di rendere in maniera precisa gli eventuali riferimenti ad altre opere o a temi ricorrenti. E non solo parlarne e scriverne, ma persino "metterlo a tema", farne la propria questione centrale, articolarlo, indagarlo, mandarlo in circolazione e sperare così di trovare degli interlocutori.
In questo caso un traduttore riproduce una interpretazione non letterale del testo originale. Tutto ruota intorno alla percezione del traduttore, che riscrive il testo dall'inizio alla fine. Ciò vale, ad esempio, quando un'espressione banale o debole è sostituita da un sinonimo che esprime lo stesso concetto in modo più efficace ed intenso, oppure quando l’intera struttura di una frase viene modificata. Il primo è II mestiere di riflettere (a cura di Chiara Manfrinato, Azimut, 200???) in cui ventuno importanti traduttori scrivaduttore di un'opera letteraria è considerato a sua volta un autore di un'opera derivata, che richiede creatività e originalità. Il traduttore ha quindi sia i diritti morali che i diritti economici sulla sua traduzione.
È quindi importante che il traduttore sappia "sentire" tutti gli elementi estetici del testo e li sappia poi "far sentire" al lettore nella sua lingua. Dopo un certo numero di traduzioni di testi caratterizzati dallo stesso stile, è particolarmente efficace utilizzare la cosiddetta retroversione, cioè la traduzione dalla L1 alla LS, naturalmente solo a scopo didattico e per testi molto brevi. Sono praticamente esercizi di scrittura mirati all’uso attivo di alcuni elementi dello stile; si veda ad esempio l’uso del condizionale, della forma passiva e impersonale e della paratassi nello stile giornalistico. La parte relativa alla traduzione "tecnica" illustra come si possa partire dalle esigenze concrete degli studenti per formare una competenza linguistica solida in certi ambiti professionali o scientifici, nonché la capacità di consultare risorse online o biblioteche specializzate.
Si pensi al caso di Camilleri e ai problemi che questo autore può sollevare per un traduttore4. I tipi di stile che possono caratterizzare un testo offrono a loro volta interessanti spunti didattici. In ambito di traduzione letteraria si esaminano in particolare lo stile letterario, colloquiale, giornalistico, retorico, saggistico, divulgativo, religioso1. Il discorso sulle tecnologie applicate alla traduzione è tuttora spesso caratterizzato da emozioni e pregiudizi, con il rischio di scadere in sterile querelle tra tecnofili e tecnofobi. Sono tutelate da diritto d’autore tutte le opere contraddistinte da creatività e originalità.
Il cambiamento nella percezione di chi traduce è la conseguenza di un mutamento profondo del concetto di traduzione perché è affiorata nella cultura la convinzione che il tradurre eserciti una funzione di gran lunga superiore a quello che superficialmente si può pensare. Del resto basta osservare un semplice dato generale che riguarda l’editoria italiana. Molti libri che abbiamo a disposizione sono infatti traduzioni ed attorno ad essi ruota una parte significativa del mercato editoriale.
La traduzione letteraria è il processo di traduzione di opere letterarie da una lingua all’altra, mantenendo lo stile, l’intenzione e la voce dell’autore originale. È un’arte in sé, che richiede non solo competenze linguistiche, ma anche sensibilità e comprensione culturale. In traduttologia il concetto di reversibilità indica il fenomeno per cui se un testo in una lingua A viene tradotto nella lingua B, ritraducendolo dalla B alla A si dovrebbe tornare al testo originale. L’esercizio della prova di reversibilità è utile per toccare con mano l’assenza di un’esatta corrispondenza di termini che nelle diverse lingue indichino la stessa cosa; per sentire invece quanto diversa sia l’organizzazione della realtà tra le lingue. Una traduzione può essere generalmente definita come un processo attraverso il quale una data lingua viene resa in un’altra. L’idea generalmente condivisa prevede che l’obiettivo principale di questo processo sia di trasporre, nella maniera più accurata possibile, il significato della lingua d’origine (source language) nella lingua d’arrivo (target language).
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La corporazione dei maestri della traduzione letteraria stabilisce il miglior traduttore dell'anno. Non si occupa solo di parafrasare il testo, sarebbe davvero riduttivo pensarla così. Il traduttore deve entrare nella psicologia e nei pensieri dell’autore per capire veramente il suo stile e rendergli giustizia nel tradurre la sua opera in un’altra lingua. La traduzione letteraria è estremamente delicata ed è probabilmente una delle sfide più grandi per un traduttore.
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Fare esperienza di qualcosa [in questo caso, del linguaggio] significa che qualcosa per noi accade, che ci incontra, ci sopraggiunge, ci sconvolge e trasforma (Heidegger 1973, https://blogs.cornell.edu/advancedrevenuemanagement12/2012/03/28/department-store-industry/comment-page-11280/ 127). Essere esperti conoscitori del corpus delle opere dell'autore che si sta traducendo agevola senza dubbio il traduttore poiché, in questo modo, sarà in grado di rendere in maniera precisa gli eventuali riferimenti ad altre opere o a temi ricorrenti. E non solo parlarne e scriverne, ma persino "metterlo a tema", farne la propria questione centrale, articolarlo, indagarlo, mandarlo in circolazione e sperare così di trovare degli interlocutori.
libri di racconti brevi da leggere velocemente tra un tuffo e l'altro
In questo caso un traduttore riproduce una interpretazione non letterale del testo originale. Tutto ruota intorno alla percezione del traduttore, che riscrive il testo dall'inizio alla fine. Ciò vale, ad esempio, quando un'espressione banale o debole è sostituita da un sinonimo che esprime lo stesso concetto in modo più efficace ed intenso, oppure quando l’intera struttura di una frase viene modificata. Il primo è II mestiere di riflettere (a cura di Chiara Manfrinato, Azimut, 200???) in cui ventuno importanti traduttori scrivaduttore di un'opera letteraria è considerato a sua volta un autore di un'opera derivata, che richiede creatività e originalità. Il traduttore ha quindi sia i diritti morali che i diritti economici sulla sua traduzione.
È quindi importante che il traduttore sappia "sentire" tutti gli elementi estetici del testo e li sappia poi "far sentire" al lettore nella sua lingua. Dopo un certo numero di traduzioni di testi caratterizzati dallo stesso stile, è particolarmente efficace utilizzare la cosiddetta retroversione, cioè la traduzione dalla L1 alla LS, naturalmente solo a scopo didattico e per testi molto brevi. Sono praticamente esercizi di scrittura mirati all’uso attivo di alcuni elementi dello stile; si veda ad esempio l’uso del condizionale, della forma passiva e impersonale e della paratassi nello stile giornalistico. La parte relativa alla traduzione "tecnica" illustra come si possa partire dalle esigenze concrete degli studenti per formare una competenza linguistica solida in certi ambiti professionali o scientifici, nonché la capacità di consultare risorse online o biblioteche specializzate.
- Altro modulo in comune a tutti gli allievi è quello dedicato agli standard tecnici da applicare nella stesura delle traduzioni e al lavoro di revisione e editing.
- La traduzione letteraria riguarda propriamente il genere della letteratura, dalla poesia alla prosa, dai romanzi alle rappresentazioni teatrali, dagli articoli letterari ai saggi, ai poemi e alle canzoni.
- Sono membro del consiglio di amministrazione e mi occupo della gestione operativa come responsabile amministrativa.
- Attraverso queste due caratteristiche la scrittrice, che è anche attrice, crea un ritmo originale dove riecheggia il monologo teatrale.
- La questione della qualità traduttiva è trattata soprattutto dai filoni di ricerca pragmatico-funzionali che mettono in evidenza le esigenze del destinatario e la necessità dell’adeguamento del testo alle usanze della cultura di arrivo, aprendo il tal modo la strada a studi specifici sui vari tipi di testo tecnico.
Si pensi al caso di Camilleri e ai problemi che questo autore può sollevare per un traduttore4. I tipi di stile che possono caratterizzare un testo offrono a loro volta interessanti spunti didattici. In ambito di traduzione letteraria si esaminano in particolare lo stile letterario, colloquiale, giornalistico, retorico, saggistico, divulgativo, religioso1. Il discorso sulle tecnologie applicate alla traduzione è tuttora spesso caratterizzato da emozioni e pregiudizi, con il rischio di scadere in sterile querelle tra tecnofili e tecnofobi. Sono tutelate da diritto d’autore tutte le opere contraddistinte da creatività e originalità.
Il cambiamento nella percezione di chi traduce è la conseguenza di un mutamento profondo del concetto di traduzione perché è affiorata nella cultura la convinzione che il tradurre eserciti una funzione di gran lunga superiore a quello che superficialmente si può pensare. Del resto basta osservare un semplice dato generale che riguarda l’editoria italiana. Molti libri che abbiamo a disposizione sono infatti traduzioni ed attorno ad essi ruota una parte significativa del mercato editoriale.
La traduzione letteraria è il processo di traduzione di opere letterarie da una lingua all’altra, mantenendo lo stile, l’intenzione e la voce dell’autore originale. È un’arte in sé, che richiede non solo competenze linguistiche, ma anche sensibilità e comprensione culturale. In traduttologia il concetto di reversibilità indica il fenomeno per cui se un testo in una lingua A viene tradotto nella lingua B, ritraducendolo dalla B alla A si dovrebbe tornare al testo originale. L’esercizio della prova di reversibilità è utile per toccare con mano l’assenza di un’esatta corrispondenza di termini che nelle diverse lingue indichino la stessa cosa; per sentire invece quanto diversa sia l’organizzazione della realtà tra le lingue. Una traduzione può essere generalmente definita come un processo attraverso il quale una data lingua viene resa in un’altra. L’idea generalmente condivisa prevede che l’obiettivo principale di questo processo sia di trasporre, nella maniera più accurata possibile, il significato della lingua d’origine (source language) nella lingua d’arrivo (target language).
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